Nei salotti di dicembre si parla di IDEE

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Tema del mese di Dicembre 2020 a cura di Maura Luperto Presidente COEMM International

Tutte le idee possono essere realizzate e ognuna merita di essere tradotta in pratica al meglio, per individuare e raggiungere questo meglio a volte occorrono più tentativi.

Ma come nascono le idee?
Il filosofo Platone ne scrisse un trattato in cui descriveva le idee come “unitarie – auto identiche- eterne – inestese – immutabili – perfette e intellegibili ossia conoscibili grazie alle facoltà dell’anima”.
Quindi Platone riteneva l’idea un’entità perfetta. Pertanto anche la scienza che riflette le idee è ritenuta perfetta, mentre ciò che è imperfetto sono le opinioni che cambiano continuamente perché i fatti sono mutevoli.
Oggi le persone pensano molto poco e pensare poco significa affidarsi alle idee generali, quelle che solitamente tranquillizzano, questo ci fa sentire in qualche modo protetti. Ma il mondo evolve se l’animo è inquieto e insoddisfatto, alla ricerca costante di migliorare, altrimenti è un mondo statico abitato da esseri che si accontentano di vivere nella loro zona di confort.
Viviamo un’epoca in cui i pensieri si sono ridotti a messaggi brevi. La gente non ama leggere lunghi scritti. Tutto ciò che crea turbamento viene allontanato dalla mente, anche le relazioni sono diventate usa e getta. La parola SACRIFICIO incute terrore. La parola APPROFONDIMENTO crea disagio. Tutto scorre ma non nel senso del divenire ma come un lasciarsi scivolare, e ciò che scivola sono i valori, le esperienze, gli altri con i loro sentimenti. L’esperienza considerata più difficile è quella di dedicarsi a comprendere proprio l’esperienza stessa nella sua pienezza. Ogni problema viene accantonato dalle masse Che preferiscono i falsi miti- possiamo citarne alcuni: la giovinezza, la perfezione fisica, la moda, ecc.
Freud diceva che siamo guidati dal principio di piacere, pertanto se questo fosse vero noi dovremmo essere tutti felici, ma è evidente che non è così. Al massimo si può dire che il principio di piacere esprime una tendenza perché c’è qualcosa che vi si oppone ed è il principio di realtà, i conflitti, il mondo esterno che genera le paure. Molti filosofi parlano delle idee, del fatto che la nostra vita mentale è costituita da idee le quali creano la nostra realtà. Ognuno di noi costruisce la propria realtà in base all’esperienza ma anche attraverso le suggestioni, quindi le idee rappresentano una realtà mentale di cui la coscienza è responsabile. È un dato di fatto che le idee possono essere fonte di disagio, quindi ci possono essere idee malate. Ma di queste non è facile averne coscienza soprattutto perché vengono condivise senza pensarle e in questo modo si corre il rischio di inseguire le idee sbagliate e di conseguenza sbagliamo direzione.
Poi ci sono le idee irrazionali cioè quelle convinzioni che pur non avendo una base logica assumono un’importanza fondamentale nel nostro modo di pensare, influenzando negativamente il nostro comportamento. Seguendo la logica delle idee irrazionali ci procuriamo emozioni e stati d’animo spiacevoli e mettiamo in atto comportamenti negativi. Le idee irrazionali ci allontanano dalla realtà e ce la fanno percepire in maniera distorta. I pensieri negativi influenzano le emozioni. Quindi ciò che pensiamo determina il nostro stato di BENessere o di MALessere. Il miglior modo per star bene consiste nel cambiare le nostre idee “malate” mettendole in discussione.
Ritengo che “curare” le nostre idee è il metodo più efficace per aver cura di noi stessi.

Maura Luperto

Nei salotti di dicembre si parla di IDEE

Un commento su “Nei salotti di dicembre si parla di IDEE

  1. Le idee nascono da un pensiero maturo non sempre razionale. È consuetudine pensare in modo logico e razionale che porta ad una sicura e prevedibile azione nel caso si concretizzi.
    Ma servono anche le idee un po pazze dei sognatori per un passaggio di vita vita trasformativa ed evolutiva.
    Per far questo abbiamo bisogno di abbandonare le nostre paure e i bisogni di approvazione, perché questi fungono da da ostacolo alla realizzazione.

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