Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM International
A volte crediamo che esistano eventi fondamentali, in grado di segnare la nostra intera esistenza. Pensiamo siano quelle poche, scelte esperienze che, nel bene o nel male, hanno “lasciato una traccia “, si sono fissate indelebili nella nostra mente, per condizionare la nostra prospettiva presente e futura…..
Poi, a margine di questi episodi, collochiamo le “esperienze secondarie”, quelle che non possono influire sul nostro equilibrio, sulle scelte che facciamo, sulla vita di ogni giorno. In realtà, se pensiamo così, siamo in errore. Non ci sono esperienze più o meno importanti: ciascuna, anche quella più apparentemente banale o insignificante, si incide dentro di noi come una scritta nella roccia.
La valutazione, il giudizio di valore, appartengono alla mente e alla mente soltanto…….. un territorio al quale, invece, il talento non appartiene affatto.
IL TALENTO NON GIUDICA, NON PENSA, NON VALUTA. Si “limita” ad essere, per costituire la nostra vera essenza.
È un suono che ci abita e non si cura del pensiero nè della mente che lo produce: imparando ad ascoltarlo, ci riporterà a casa.
Effettivamente quando ci capita qualcosa di particolare, bello o brutto che sia, pensiamo che non abbiamo mai avuto un’esperienza così particolare come quello di quel momento!
Forse perchè ci ha toccato in modo particolare, magari in quel momento eravamo particolarmente sensibili per cui la tale esperienza ci appare più importante, ma ad un esame più attento della nostra vita, ci accorgiamo che qualsiasi espenrienza lascia il segno!
Grazie mille, carissima dottoressa Maura, per questo insegnamento che lei ha condiviso con tutti noi!
È verissimo! Il Talento non giudica, non pensa, non valuta, non si preoccupa di vederecse altri fanno, MA AGISCE!
Non dimentichiamo che nel farlo fruttare, si affina, si sviluppa maggiormente e, SOPRATTUTTO, si rende utile per il prossimo!
Chissà perchè questa riflessione della nostra carissima dottoressa e Presidente Maura Luperto, richiama alla mia mente la parabola, di Gesù Cristo, sui talenti (Matteo 25:14-30)!
Se davvero si vuole cambiare il paradigma socio-economico e finanziario e di conseguenza il mondo, non bisogna perdere tempo nel giudicare, pensare o valutare, ma cercare di fare la propria parte, secondo i propri talenti, le proprie capacità!
Se poi si pesa che nell’esercitare il proprio talento questi si sviluppa di più, si raffina e diventa davvero speciale, a maggior ragione si passa all’azione e ci si dà da fare pper essere utili a se stessi ed al prossimo!
Grazie mille dottoressa Maura per la sua bellissima riflessione che ha condiviso con tutti noi!