Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM INT’L
IL PIACERE DI OSCILLARE TRA GIOIA E TRISTEZZA
A occhi chiusi iniziamo a rilassarci.
Cerchiamo di allontanare dalla mente qualsiasi tipo di immagine fino a che, di fronte a noi, vediamo soltanto uno schermo nero.
Ora, lentamente, caliamoci nella tristezza. Lasciamo che ci pervada completamente. Abbandoniamoci ad essa, senza opporvi resistenza. Lasciamoci andare alla tristezza fino a quando nei nostri occhi riusciamo a vedere scene tristi e nel nostro cuore possiamo sentire il peso del dolore.
Ora pensiamo a qualcosa di piacevole. Mettiamo vicino alla tristezza immaginata una cosa bella, capace di suscitarci un’emozione positiva. Qualcosa che ci faccia stare bene. Lentamente, caliamoci in questa emozione piacevole lasciando che la tristezza si allontani fino a scomparire e che nasca dentro di noi il desiderio di sorridere.
E poi di nuovo nella tristezza, lentamente. Caliamoci ancora una volta nella tristezza e nel dolore. Abbandoniamoci ad essi senza resistere fino a quando tutto il nostro corpo ne è pervaso.
E poi di nuovo nella gioia. E nella voglia di sorridere….. e di ridere. Una gran voglia di ridere. Lasciamoci irradiare dalla gioia. Lasciamo che l’euforia si impossessi di noi, di tutto il nostro corpo, fino a farlo esplodere…. in una fragorosa risata!
Maura Luperto 8 luglio 2018
Seduta sul divano, luce fioca, silenzio intorno, è facile per me entrare in un sentimento di tristezza e starci dentro .. Più difficile uscirci..devo focalizzare bellezza e leggerezza.. Molto triste cancellare il piacere della gioia, e già questo mi incupisce… HEI!! non mi va questo colore stasera, per una volta che vado fuori a cena!!! Un bel respiro e uno scrollone: metterò la sciarpa fucsia e via!!