Maurizio Sarlo – Alitalia? Ridere per non piangere ed anche con lacrime amare!

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Post del Fondatore

I Soloni di tante Nazioni (campioni parolai di certa politica, di certa finanza e di certa ignoranza popolativa) si avventano come avvoltoi sulle prede “polpose e succulente” , mentre la maggioranza della Popolazione si divide fra l’indifferenza conclamata e la sterile e dannosa arrabbiatura.

Riusciranno i suddetti a “sbrandellarle” il volo dell’Alitalia, simile a quel mitologico uccello che risorge dalle ceneri chiamato “fenice”?

La ex nostra Compagnia di Bandiera, da troppi anni, è stata infatti più volte “sbrandellata” dai suddetti Soloni e indifferenti i quali, con mille scuse puerili -ma solo agli occhi di chi sa guardare oltre i confini delle falsità – si sono appropriati della sua linfa vitale, dicasi:
1. accaparramento degli slot aerei negli aeroporti (diritto del traffico aereo negli scali);
2. accaparramento dei soldi pubblici definiti “prestiti” (sic!)
3. demolizione della concorrenza, ma in modo sleale;

Quali le problematiche e le soluzioni a tale atavico servizio strategico del Paese?

Beh, iniziamo a dire che far tornare l’Alitalia al sistema dell’attuale Comparto Pubblico Statale è un’idea obsoleta e fallimentare (come dicono M5Stelle e Lega). I costi supererebbero di gran lunga i benefici e, il solito “fallimento calibrato”, continuerebbero a pagarlo gli Italiani (che vedrebbero aumentati i costi generali di tutti i servizi strategici, acqua, gas, carburanti Etc.).

Va detto, altresì, che nessuna Compagnia di trasporti, privatizzata o finto pubblica, può resistere al peso dei debiti che tale sistema di trasporto produce.

E allora? Che si fa?
Quale soluzione proponiamo noi nel Programma del Progetto COEMM?

Nel nostro programma, assieme a tutto il resto delle riforme che serve pianificare per rimettere in equilibrio valoriale questo nostro Bel Paese, indichiamo le soluzioni che dovrebbero essere poste in essere.

Nel caso specifico indichiamo le seguenti:
1. Politica di riforma a lungo raggio temporale, con alla base l’introduzione di una “StatoNota” – come moneta complementare – circolante solo nei confini di Stato (con pari valore della moneta europea) .
2. A seguito di quanto sopra, riformare ogni comparto dello Stato (come descritto dal Programma del Progetto COEMM. O meglio se qualcuno ce lo dimostri realmente).
3. Riportare la Compagnia di Bandiera (Alitalia) ad un Comparto Pubblico dello Stato (Azienda del Ministero dei Trasporti) in grado di adottare i punti suddetti che il Programma COEMM prevede.
4. Organizzare una Compagnia di Bandiera moderna che voli ✈️ per essere “utile al Paese” e non alla società di Stato che la gestisce. Come dovrebbe essere per ogni servizio strategico e infrastruttura.
5. Diventando utile al Paese, tale Compagnia di Bandiera dovrebbe far volare i passeggeri (quelli residenti in Italia e quelli Esteri) con un prezzo politico davvero basso. Esempio: 20 euro per tutte le tratte nazionali, 50 euro per quelle europee, 100 euro per quelle internazionali, ma solo per la prenotazione del posto. Il resto lo pagherebbe lo Stato (ovvero Maestranze lavorative, indotto Etc) con la sua moneta complementare.
6. L’utilità, per i Cittadini dello Stato, sarebbe molteplice: a) intanto non continuare a spendere a vanvera come sta facendo lo Stato Italiano da sempre; b) far volare le Persone con poca spesa, per dare modo di far girare l’economia circolare che deriverebbe da tale opportunità (più passeggeri, piu soldi che rimangono nelle tasche per Esseri spesi in economia reale, più scambi e, tutti, più sereni e contenti di viaggiare); c) ottenere un turismo molto prezioso proveniente dall’estero verso il nostro Paese; d) di pari passo lo Stato avrebbe opportunità per aumentare le infrastrutture utili al trasporto aereo (aeroporti e moderna mobilità per far raggiungere i centri dei vari Comuni Italiani da ogni aeroporto).
7. fra le varie riforme proposte dal programma COEMM, per reggere tale cambio di paradigma e il suo impatto sul sistema generale, lo Stato dovrebbe inserire fra le prime quella della riforma del lavoro; portando a 4 ore per turno l’orario dei lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati).
8. Unendo, ai costi che lo Stato avrebbe di tale riforma del lavoro per i lavoratori dipendenti, i benefici per se stesso e per chi produce impresa, soprattutto micro, piccola e media. Fra questi benefici, lo Stato dovrebbe pianificare Leggi utili a pagare un dipendente (sia del Comparto Privato che del Comparto Pubblico) per ognuno di quelli contrattualizzati in origine dal Datore di Lavoro. In questo modo tutto avrebbero più benefici che costi.

Un programma politico che il COEMM mette da anni a disposizione di quelle Organizzazioni conclamate che sembrano ignorarci.

Noi, nell’attesa che qualcuno intenda discutere seriamente tali idee di riforma, continuiamo il nostro cammino democratico, culturale e altamente valoriale.

Sogniamo il Paradiso in Terra.

Oggi, si deve e si può!
Passa Parola

Maurizio Sarlo 26 novembre 2018

Articolo da https://www.corrierequotidiano.it/cronaca-economia/25-11-2018/alitalia-picchiata-entro-il-15-dicembre-deve-restituire-un-miliardo-e?fbclid=IwAR2Avf989UhZ-x0QBr66sw-3dvR4cT9apjk6Ui8IvpJHneVm8-cZQeF8_i8

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